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Istruzioni per l'uso BenQ, Modello FP2081

Produttore : BenQ
File Size : 287.64 kb
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Lingua di insegnamento: it
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Facilità d'uso


Manuale utente del monitor a colori LCD Benq
Appendice - Introduzione alla tecnologia LCD
Principi della tecnologia LCD
La funzionalità degli schermi a cristalli liquidi (LCD) è basata sulle particolari proprietà fisiche di
questi tipi di cristalli. Le loro molecole cilindriche si dispongono in modo simile alle molecole dei
cristalli solidi, sempre in modo uniforme e in una direzione particolare. Anche se i cristalli liquidi
non sono disposti con tale orientamento, si comportano però come un liquido: possono essere
manipolati applicandovi una carica elettrica. Gli strati di molecole dei cristalli liquidi possono quindi
essere longitudinali o diagonali rispetto alla direzione di polarizzazione della luce, di conseguenza
hanno un effetto variabile sulla direzione delle onde luminose.
I CRISTALLI LIQUIDI POLARIZZANO LA LUCE INCIDENTE
Gli schermi a cristalli liquidi sono composti da due filtri polarizzanti, uno strato di controllo, i filtri
dei rispettivi colori e lo strato dei cristalli liquidi.
La luce proveniente da una lampada di fondo colpisce una membrana di polarizzazione iniziale, in
modo che solo uno specifico piano di polarizzazione raggiunga lo strato dei cristalli liquidi. In
assenza di influenze elettriche esterne, le molecole dei cristalli liquidi si dispongono in forma di vite
tra i due filtri di polarizzazione allineati verticalmente e la struttura direzionale imposta di conse-
guenza. La luce segue tale orientamento e viene ruotata di 90 gradi. Il secondo filtro di polarizza-
zione consente il passaggio solo alla luce diretta, grazie alla polarizzazione ruotata. La valvola della
luce è aperta, quindi i pixel controllati si illuminano.
Se viene applicata una carica elettrica, le molecole dei cristalli liquidi si orientano lungo le linee del
campo. La vite viene sollevata di 90 gradi, le molecole dei cristalli liquidi sono parallele alla luce inci-
dente e le consentono di passare senza che la direzione di polarizzazione venga alterata. La luce
non ruotata colpisce il secondo filtro di polarizzazione ruotato e viene bloccata. Di conseguenza, il
pixel corrispondente rimane scuro. L'intensità della luce visibile in partenza può essere controllata
mediante la carica elettrica applicata allo strato dei cristalli e la conseguente rotazione maggiore o
minore della luce polarizzata.
Il pannello TFT
A. Il pannello TFT standard
Negli schermi TFT, detti anche a matrice attiva, la capacità di trasmettere la luce di ciascun
pixel è sempre controllata da un transistor. È quindi possibile agire sui pixel singolarmente e
molto velocemente, il che garantisce una perfetta visualizzazione anche delle immagini in movi-
mento. Negli schermi LCD ad alta risoluzione, è necessario controllare ben più di due milioni
di pixel (tre punti di colore per i pixel dei colori primari, rosso, verde e blu). La tensione è
sempre attiva, in modo che l'immagine non debba essere continuamente ricostruita. Il grande
vantaggio che ne deriva è che gli schermi a cristalli liquidi non presentano sfarfallio, nemmeno
quando vengono controllati a frequenze di aggiornamento minori (per esempio, a 60 Hz). Poi-
ché è possibile che vengano prodotti transistor difettosi, gli errori dei pixel che ne conseguono
sono inevitabili.
B. Il pannello Super TFT
Il pannello Super TFT segue lo stesso principio fisico. È possibile creare un angolo di osserva-
zione molto maggiore, mediante una produzione più precisa e pixel lievemente più luminosi.
Tale risultato viene tuttavia raggiunto a spese della risoluzione dei livelli di grigio.
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